Le giovani generazioni
Sondaggi - lunedì 30 Dicembre, 2013
Il tema delle giovani generazioni è tornato alla ribalta in questi anni, complici le difficoltà generate dalla crisi. In modo palese, diversi dati raccontano di condizioni che si fanno via via sempre più complicate. Dalla disoccupazione giovanile che non accenna a diminuire, ai giovani scoraggiati dall’entrare nella vita attiva o nello studio. Dal calo demografico che assottiglia le stesse nuove generazioni, alla fuga dei cervelli dal nostro Paese, fino alla scarsa mobilità sociale che ci caratterizza. Insomma, mettendo assieme questo puzzle l’esito è decisamente negativo. La crisi ha sicuramente accentuato le difficoltà, ma le radici di questi fenomeni risalgono più indietro nel tempo e affondano nell’incapacità della nostra classe dirigente (e non solo quella politica) di progettare il futuro, di fare scelte non legate esclusivamente al consenso di breve periodo. Ma non ci sono solo le condizioni oggettive a mettere in risalto i problemi delle giovani generazioni. Esiste anche un immaginario collettivo, alcuni stereotipi che li stigmatizzano: come non ricordare le definizioni di “bamboccioni” o “choosy” che molto rumore hanno fatto nell’opinione pubblica. Tuttavia, di quali giovani si parla? In realtà, è difficile definirli poiché si sono sfrangiati i confini e i riti che prefiguravano il passaggio dalla gioventù all’essere adulto e poi anziano. La nostra è una società ossessionata dall’essere (e apparire) giovane. Paradossalmente, avendo sempre meno giovani e offrendo loro poche opportunità. È sufficiente osservare i comportamenti di quei genitori che si vestono e atteggiano come i propri figli, dove si fatica a cogliere le differenze. La chirurgia estetica, la cosmesi, l’attività fisica fanno di tutto per prolungare l’idea di giovinezza. Al punto tale che la stessa età anziana (peraltro, vera nuova frontiera) dev’essere vissuta in modo giovanile. In questo modo, la giovinezza ha un’estensione che assorbe (e tende ad annullare) l’adultità e va ad abbracciare l’età anziana.