Monitor sul lavoro (Il Sole 24 Ore)


Dicono di noi - sabato 28 Ottobre, 2017

Industria meccanica. Nel 40% dei casi gli istituti sono stati introdotti con la contrattazione di secondo livello negli ultimi due anni

Il welfare in un’impresa su due

Migliora il benessere aziendale, ma il 90% degli addetti preferisce aumenti salariali

Per ora la maggior parte degli operai continua a preferire denaro in busta paga, piuttosto che benefits. Ma la strada, dopo il rinnovo del contratto dei metalmeccanici dello scorso novembre, è tracciata: l’adozione di strumenti di welfare aziendale è sempre più ampia (l’ha scelta una impresa su due), un nuovo corso che sta facendo germinare nuove relazioni industriali e una maggiore diffusione anche della contrattazione di secondo livello nei territori. L’impegno di Federmeccanica, che ieri ha presentato i risultati del quarto Monitor sul Lavoro (realizzata da Community media research) è finalizzato proprio a superare il clichè del «pochi, maledetti e subito», promuovendo un approccio in grado di mettere la persona al centro, creando valore. «Questi strumenti devono portare un valore economico e migliorare la performance delle nostre aziende – ha spiegato il presidente di Federmeccanica, AlbertoDal Poz-.Il nuovo contratto non è stato un traguardo, ma un punto di partenza da qui si parte per la personalizzazione delle piattaforme, per una maggiore diffusione nei territori. La prossima sfida è la formazione: non un costo, ma un vantaggio competitivo che, magari strutturando i rapporti già attivi lungo la filiera fornitore-cliente, potrà servire per adeguare le persone ai nuovi bisogni del digitale».

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