Indagine Last (Giornale di Vicenza)
Dicono di noi - martedì 5 Dicembre, 2017
L’INDAGINE II laboratorio Cmr evidenzia un sentimento contrastato tra “critici’e “comprensivi”sulla situazione delle ultime generazioni, dove emergono molti”neet”
I giovani: rifiutati dal lavoro o “bamboccioni”
Marini: «Il tasso di disoccupazione al 35% dimostra che la situazione è complicata». Per molti la colpa è del sistema, ma ci sono offerte che restano ignorate
Per il 60% (anche se c’è stato un calo) l’opzione migliore resta quella di cercare posto all’estero
Da una parte «nonostante i primi segnali di una ripartenza dell’economia nazionale, il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è attestato attorno al 35%, quando nel resto dell’Europa viaggia mediamente a una misura inferiore della metà (19% circa)». Dall’altra – l’ultimo caso è denunciato dalla padovana “Antonio Carraro” – «alcuni profili professionali restano disattesi da parte dei giovani, con imprese che non trovano manodopera disponibile, specializzata, da inserire anche con condizioni economiche vantaggiose».
Insomma, sottolinea il sociologo Daniele Marini sintetizzando la ricerca sul tema svolta da Community Media Research (con Intesa Sanpaolo – Cassa Risparmio Veneto), «prende corpo un’asimmetria fra domanda e offerta di lavoro che rende il mercato e le sue prospettive come un ginepraio in cui è difficile districarsi, dove famiglie, giovani e imprese hanno ciascuno una parte di ragione.