#lastjobs (Il Giornale di Vicenza)


Dicono di noi - mercoledì 2 Dicembre, 2015

Il laboratorio Cmr diretto dal sociologo Marini analizzale nuove mentalità in tema di occupazione: a parità di salario si cerca il posta dove si può crescere

Stipendi più alti a chi è migliore nel lavoro
Oltre il 90 per cento dei veneti ritiene fondamentale il criterio della meritocrazia. Anche se nel pubblico ancora si accetta con difficoltà di essere valutati

«La gratificazione personale è data dal salario, dalle opportunità di crescita e dalle relazioni sociali» «Un orientamento meritocratico, seppur venato di solidarismo, è un patrimonio diffuso nel Nordest. Tuttavia, scoprire che nel lavoro ben il 90,1% della popolazione con-dividequestocriterio, racconta di una sua estensione che va oltre le aspettative». Questo l’esito dell’analisi condotta dal Laboratorio Cmr diretto dal sociologo Daniele Marini. Il mondo del lavoro è attraversato da trasformazioni profonde. Stavolta però sotto la lente d’ingrandimento non sono finitele imprese in difficoltà, ma ciò che si pensa del lavoro. Solo che bisogna partire proprio da come sta cambiando questo mondo. «La crisi ha imposto flessibilità, adattamento, velocità e competitività – spiega Marini-. Stiamo assistendo a una contaminazione fra settori e a una rottura dei confini tradizionali. Funzioni terziarie che entrano nelle fabbriche, manodopera che diventa “mentedopera”, macchine e app digitali che “disintermediano” lavoratori. Sempre più si parla di Industria 4.0. Insomma, cambiano le filosofie, si ridefiniscono le vision aziendali e l’organizzazione del lavoro.

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