L’atmosfera sociale
Sondaggi - lunedì 6 Maggio, 2013
Green e innovazione costituiscono i due caratteri prevalenti messi in luce dagli intervistati. Un Paese dove l’attenzione per l’ambiente (71,0%) e la capacità di realizzare innovazioni (68,9%) devono rappresentare gli elementi principali attorno ai quali costruire le nostre comunità. La sensibilità per un ambiente green attraversa ormai i diversi strati sociali, ma è sostenuto con una forza maggiore in particolare dalla componente femminile, mentre una società innovatrice è particolarmente auspicata da quanti risiedono nel Nord Est. In entrambi i casi, l’autocollocazione politica – che dal centro volge al centro-sinistra e fra quanti non si collocano nello schieramento politico tradizionale – segnala una discriminante d’interesse.
A questi due fattori, segue un secondo gruppo di caratteri apparentemente paradossali fra loro. Si vorrebbe un’Italia internazionale (58,8%) e intraprendente (53,8%), solidale (54,2%) e tollerante (50,6%). Ma nel contempo sicura (58,2%). Dunque, una società dove la propensione all’apertura e alla contaminazione con altri contesti e popolazioni, non faccia venire meno un senso di sicurezza, di rispetto della legalità. Che faccia sentire i cittadini difesi.
Non a caso, l’atmosfera sociale auspicata con minore intensità sembra indicare l’italian way della convivenza. Non si desidererebbe un Paese chiuso nelle sue identità locali (28,5%), ma neppure multietnico (28,6%) o eccessivamente metropolitano (14,9%). È l’Italia delle piccole e medie comunità locali a essere ipotizzata come la società dove la qualità della vita e delle relazioni può trovare ancora alimento.
Oltre la graduatoria dei valori, attraverso una tecnica statistica (factor analisys), è possibile individuare quali fra questi si raggruppino con maggiore intensità, così da definire un orizzonte comune: una mappa dei significati. Ne sono così scaturiti tre gruppi. Il primo è definibile come la mappa dei valori della “accoglienza”. Sono quanti vorrebbero un Paese solidale, internazionale, tollerante e multietnico. Gli interpellati che sostengono maggiormente questa visione sono i più giovani (under 24 anni), la componente femminile, quanti si collocano a sinistra, a centro-sinistra e al centro, chi risiede nel Centro Italia. Il secondo gruppo è delimitabile attorno all’idea di un’Italia delle “comunità dinamiche”: in questo caso, gli intervistati definiscono il Paese del futuro come rispettoso dell’ambiente, intraprendente e innovatore, solidale, ma sicuro. L’immagine di un’Italia metropolitana e multietnica sembra collocarsi agli antipodi. Quest’orizzonte di valori è sostenuto, soprattutto dai 50enni, da chi si colloca al centro dello schieramento politico e da quanti non si schierano, da chi abita nel Mezzogiorno. Infine, il terzo rinvia a un paradosso: quanti auspicherebbero un’Italia dove vi è un maggiore senso dell’identità locale e, nel contempo, una dimensione metropolitana. I cosiddetti “glocali” ovvero chi contempera l’identità locale e globale. Sostengono quest’impostazione soprattutto le generazioni più giovani (under 34enni), la componente femminile, chi si colloca a centro-destra dello schieramento politico, gli imprenditori.
Dunque, un’Italia con un’atmosfera sociale “accogliente”, costituita da “comunità dinamiche” e “glocale” rappresenta le diverse anime che identificano gli orientamenti degli italiani.