Le reti di sostegno e i territori
Sondaggi - lunedì 28 Ottobre, 2013
Famiglia, amici, volontariato. Questi sono i tre fili dell’ordito che costituisce quella rete cui la popolazione ritiene di contare in caso di difficoltà, a cui si rivolgerebbe per chiedere un aiuto. I servizi pubblici del Comune e dello Stato, assieme ai concittadini, si collocano al fondo di questa classifica virtuale delle reti di sostegno. Dunque, sono ancora le reti corte a funzionare come supporto, mentre via via che ci allontaniamo dalla cerchia delle conoscenze dirette, tale rete sembra avere una trama molto più esile.
La gerarchia della solidarietà è assolutamente delineata, ma sconta una significativa differenziazione territoriale. Come se il capitale sociale del nostro Paese fosse contrassegnato da una forte disuguaglianza. Al primo posto, com’è facile attendersi, per una richiesta di aiuto oltre quattro quinti si rivolgerebbe alla famiglia e alla rete parentale (83,1%). Tuttavia, questo orientamento se è condiviso omogeneamente dal Centro al Nord dell’Italia, diminuisce sensibilmente nel Mezzogiorno (77,6%). Al secondo posto, l’attenzione si rivolgerebbe alla sfera amicale, in particolare nel Nord Est (74.0%) e nel Nord Ovest (62,0%). Viceversa, è ancora una volta il Mezzogiorno a conoscere un esito largamente inferiore (44,4%). Più distanziato viene il mondo del volontariato, ma una volta di più con diversità territoriali. Il Nord Est si conferma l’area con una maggiore diffusione di queste esperienze e cui la popolazione si rivolgerebbe per una richiesta d’aiuto (44,3%), seguito dal Nord Ovest (38,9%). Chiude il Mezzogiorno (19,4%) dove questa rete di supporto non appare ancora molto sviluppata. A questi primi capisaldi, fa seguito un’abbinata di attori: la parrocchia (17,3%) e i vicini di casa (15,4%).
Come si può osservare, allontanandoci dalle sfere primarie, le reti divengono in misura minore un riferimento. In questo caso, però, se la parrocchia costituisce un àncora soprattutto nel Nord Est (21,5%), dove tradizionalmente la Chiesa ha rappresentato un pezzo sostanziale del sistema di welfare locale, nel Mezzogiorno prevalgono i vicini di casa (20,7%). La dimensione della comunità amicale in questi territori costituisce una forma di solidarietà che si somma a quella familiare, più che altrove. In fondo alla classifica incontriamo i servizi pubblici (Comune: 11,6%; Stato: 8.4%) e i concittadini (10.1%). Dunque, se può essere comprensibile la percezione di una distanza della comunità locale da parte degli interpellati, soprattutto per chi vive nelle città, più problematico è il ruolo assegnato ai servizi pubblici, distante e di scarso affidamento. Di più, va sottolineato come nel Mezzogiorno la quota di persone che si affiderebbe ai servizi pubblici è di quasi un terzo inferiore (5% circa) rispetto ai cittadini del Nord (13% circa).