Monitor industria agroalimentare (Corriere del Veneto)
Dicono di noi - martedì 11 Aprile, 2017
«Vendemmie a rischio senza voucher» E l’export teme l’introduzione dei dazi
VERONA Al secondo giorno del Vinitaly esplode l’allarme per il settore agroalimentare. I produttori chiedono al governo di impegnarsi in tempi certi (e brevi) per trovare uno strumento legislativo alternativo ai voucher, aboliti per far saltare il referendum del 28 maggio. Dall’altra parte i sindacati che tutelano i lavori agroalimentari chiedono anche importanti modifiche alla legge 199 sul fenomeno del “caporalato” che ha aspetti «iniqui ed eccessivamente penalizzanti anche per le imprese che operano nella legalità». Queste richieste emergono in un clima dove c’è una forte preoccupazione per la possibile e minacciata introduzione dei dazi ai prodotti simbolo dell’agroalimentare italiano. A lanciare l’allarme sui voucher è uno studio della Coldiretti. «Ci prepariamo alla prima vendemmia senza voucher con la perdita di 25 mila posti di lavoro tra le vigne per giovani e pensionati». «Occorre individuare una valida alternativa – ha detto il presidente nazionale Roberto Moncalvo – perché con l’abrogazione della disciplina del voucher il sistema agricolo è stato penalizzato». Appoggia la richiesta di Coldiretti anche Matteo Zoppas, presidente di Confindustria Veneto. «I voucher – ha detto a margine di una tavola rotonda – erano uno strumento notevole di flessibilità. Ora governo e parlamento devono trovare quanto prima una soluzione che dia altrettanti sensibilità, altrimenti la loro abolizione si rivelerà un costo aggiuntivo per le nostre aziende agricole».