Un consumo selettivo di qualità
Sondaggi - martedì 20 Agosto, 2013
Un consumo selettivo di qualità. È questo l’orientamento prevalente manifestato dalla popolazione italiana in questo lungo periodo di difficoltà economica. Non sembra esserci solo una componente economica (risorse inferiori) che spinge a spendere di meno, ma è anche l’idea di consumo a essere mutata, sono gli orientamenti di valore che guidano gli acquisiti a conoscere un processo di trasformazione. Ma andiamo per ordine. Com’è noto, l’economia del nostro Paese sta procedendo, sebbene molto faticosamente, grazie soprattutto alla sua proiezione sui mercati esteri, là dove esiste una domanda di beni e servizi crescenti. Fra l’altro, non possiamo neppure più annoverare in tali economie quella europea, poiché la bassa crescita interessa – chi più, chi meno – tutta l’UE, ormai divenuto il nostro mercato domestico. Dunque, lo sguardo delle imprese deve rivolgersi in misura crescente su mercati più distanti geograficamente: non soltanto i famosi BRICS, ma anche i Paesi dell’Europa non appartenenti all’UE, quelli dell’Africa settentrionale.
Tuttavia, se la parte più strutturata della nostra economia ha già da tempo (e autonomamente) intrapreso questi percorsi, resta pesante come un macigno il problema della domanda interna, che coinvolge la quota più consistente del sistema produttivo. L’Italia non sopravvive solo con il mercato estero, ma deve far ripartire anche la domanda interna.
In questa sede non entreremo nel merito delle misure e delle politiche per far ripartire i consumi delle famiglie, ma vogliamo porre attenzione a un aspetto della questione poco esplorato. Ovvero, se il calo della domanda di beni e servizi – il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha registrato per il 2012 una diminuzione pari al -4,3% e prevede per l’anno in corso che si assesterà ancora su valori molto negativi (-1,7%) – sia esclusivamente frutto delle minori risorse disponibili per le famiglie, oppure se all’interno di tale dinamica non si celi anche un cambiamento profondo negli stili di consumo, nel valore ad esso attribuito. In altri termini, se la domanda (calante) esprima anche la ricerca di una domanda (diversa).